I diodi LED (Light Emetting Diode)sono costantemente impiegati nel fermodellismo in quanto non si riscaldano eccessivamente, hanno un limitato assorbimento di corrente e sono di diversi colori, forme e dimensioni.
E’ opportuno quindi conoscerne il principio di funzionamento ed esaminare i principali modelli esistenti in commercio.
Le figure riportano il simbolo grafico del led come raffigurato negli schemi.
ll terminale contraddistinto dalla lettera A è l’anodo e per distinguerlo, risulta sempre più lungo del Catodo, contraddistinto dalla lettera K.
Il catodo può essere identificato anche da una smussatura alla base del corpo cilindrico del led.
Per accendere il led è necessario collegare l’anodo al positivo ed il catodo verso la massa od al negativo di alimentazione. Se accidentalmente si invertisse il collegamento il led rimarrebbe spento.
E’ assolutamente necessario interporre in serie all’alimentazione, indifferentemente dal lato del catodo o dell’anodo, una resistenza che limiti il passaggio della corrente, in quanto il valore ottimale per il corretto funzionamento del led è compreso fra 15 e 17 milliampere.
Correnti superiori a 25 milliampere metterebbero presto il led fuori uso, mentre con correnti non inferiori a 3 milliampereè comunque assicurato un corretto funzionamento ma con minore luminosità.
La semplice formula per calcolare il valore della resistenza è la seguente:
ohm = (Vcc - 1,5) : 0,016
Il risultato (ohm) darà il valore della resistenza da collegare al circuito.
- Vcc è la tensione continua di alimentazione indicata in Volt
- 1,5 è il valore caratteristico della caduta interna del led
- 0,016 rappresenta il valore medio di corrente in amper.
Calcoliamo ora la resistenza da impiegare per accendere correttamente un led con una tensione di alimentazione (continua e stabilizzata) di 12 Volt:
(12 - 1,5) : 0,016 = 656,25 ohm
Sceglieremo quindi fra i valori standard una resistenza da 680 ohm.
Il livello di dissipazione consigliato della resistenza è sempre di 1/4 di Watt.
I led hanno un comportamento analogo ai comuni diodi, funzionano anche se alimentati da corrente alternata e viene prelevata solo una semionda quindi, per calcolare il valore della resistenza sarà sufficiente dividere per 2 il risultato della formula.
Nel precedente esempio, in caso di alimentazione in corrente alternata di 12 Volt la resistenza da impiegare sarà quella più vicina al risultato della divisione e precisamente di 330 ohm.
E’ evidente che il led alimentato in alternata, si accende comunque indipendentemente dalla polarità di alimentazione.
Il colore della luce emessa dai led può essere gialla, rossa e verde ed è solitamente quanto occorre al fermodellista.
Inoltre vengono prodotti led ad alta luminosità e, recentemente, anche con emissione di luce bianca che hanno il solo difetto di essere più costosi e più difficilmente reperibili in diverse forme.
Nelle figure seguenti troverete la descrizione grafica di altri tipi di led che consentono di ottenere il cambio del colore o mediante l’inversione della polarità di alimentazione in corrente continua o, nel caso dispongano di tre terminali, mediante la commutazione di alimentazione da un anodo all’altro.
I cataloghi delle case produttrici presentano soluzioni per i controlli elettrici ben strutturate, ma tuttavia sostituibili con materiali commerciali più economici ed efficienti.
Con un minimo di conoscenze in campo elettrico è possibile realizzare l’impianto necessario per il funzionamento del plastico con poca spesa e grande soddisfazione.
Come alimentare un Diodo LED da una sorgente in corrente alternata (AC). La distinzione fra Anodo e Catodo non ha nessuna importanza Se aggiungiamo in parallelo la resistenza 470 (470 ohm) si otterra più luminosità.
680=680 ohm
Ora alimentiamo il diodo con corrente continua (DC) e in questo caso è fondamentale rispettare la polarità. Il Catodo(K) va sempre rivolto verso il negativo.
Vedi calcolo valore resistenze in parallelo.
1K=1 Kohm
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