Stazione Molino del Pallone
di Mauro · 26/06/2015
Le immagini storiche
La stazione negli anni 2000
Molino del Pallone - il modello in H0
Il modello in H0 del fabbricato viaggiatori di Molino del Pallone sebbene non abbia una struttura molto articolata, per la sua costruzione presenta qualche difficoltà, specie per quanto riguarda gli infissi, i comignoli e la cabina vetrata.
Il modello che viene presentato, conforme alle architetture standard dell’epoca, si riferisce alla costruzione esistente fino al 1983, prima di essere stata oggetto di notevoli ristrutturazioni. Infatti è in quel periodo che tutta la linea Porrettana ha subito una radicale trasformazione strutturale con l’avvento del DCO con sede in Porretta Terme.
Il fabbricato è costruito interamente in sasso, proveniente da cave locali o dal letto del fiume Reno. Le pareti sono tutte intonacate e la copertura impiega tegole marsigliesi disposte in 14 file per ogni falda del tetto. La pianta del fabbricato del piano terra si riferisce ad una situazione difforme alle foto eseguite nel 1983 dove si può notare una diversa destinazione dei due locali sulla sinistra che portano l’indicazione ‘Sala d’aspetto e ‘Capo stazione’, vestigia di tempi ormai lontani che richiamano alla memoria il passaggio di 80 e più convogli giornalieri, prima dell’avvento della ‘Direttissima’.
Il primo piano era destinato ad abitazione del personale di stazione e la pianta può tornare utile a qualche lettore intenzionato a completare anche l’arredo interno che potrebbe essere ben visibile dalle finestre.
La costruzione
L’assemblaggio della struttura non presenta particolari difficoltà in quanto dopo aver provveduto a dimensionare le sagome in base al coefficiente della scala scelta, si provvede ad incollarle alle lastre di plasticard o compensato dello spessore di 2,5/3 mm., ponendo agli angoli 4 listelli a sezione quadrata di rinforzo. Con una finissima sega da traforo, con cutter e carta vetrata per le finiture, si praticheranno poi gli opportuni tagli per le porte e finestre.
E’ consigliabile l’uso di carta vetrata, spaziata, fine, incollata ad un supporto a sezione rettangolare per una precisa definizione di spigoli ed angoli che costituisce sempre uno dei maggiori ostacoli per la buona riuscita del modello. Le pareti laterali del fabbricato presentano ai due lati superiori un profilo adatto ad alloggiare un travetto a sezione trapezoidale che costituisce la base per il fregio del sottotetto che bisognerà completare con un altro listello, come viene indicato nell’illustrazione.
Alla sommità delle pareti laterali va incollato un fregio in cartoncino che dovrà saldarsi al travetto usando un po’ di stucco. Salvo che per le porte prelevate dal Kit LIMA di Dubino, gli altri infissi sono interamente autocostruiti usando cartone e plasticard. Per evitare di sporcare con la colla il vetro di finestre e cabina sono state tagliate sottili strisce di carta bianca autoadesiva, quella usata per le etichette, disposte poi sul foglio di plastica trasparente per simulare il telaio degli infissi. L’uso della colla è sconsigliato in quanto difficilmente si evita di sporcare od opacizzare irrimediabilmente il supporto trasparente.
Il tetto è stato ottenuto, seguendo le precedenti esperienze, incollando con adesivo per modellismo su di un cartone o compensato della grandezza della falda tanti piccoli listelli in cartoncino che verranno allineati a colla ancora fresca con un righello.
Il modello fotografato non è preciso in quanto riporta soltanto 9 file di tegole marsigliesi, mentre al vero sono 14, ma l’effetto è ugualmente accettabile.
Lavoro molto interessante e realistico. Mi piacerebbe sapere dove trovare anch’io plasticard perché faccio anch’io modellismo statico a prevalenza militare della seconda guerra mondiale. Vorrei provare a realizzare finestre e altri particolari con plasticard. Grazie
salve, magari non è proprio lo stesso materiale ma io personalmente utilizzo la plastica trasparente semirigida che si usa in alcune confezioni (ad esempio quella delle “finestre” delle scatole dei modelli, oppure le scatole trasparenti per le camicie); si incolla con la solita microgoccia di attak, e in alcune confezioni si trova in diversi spessori.
Altrimenti trova proprio i fogli di plasticard nei rivenditori online o nei negozi specializzati di articoli da modellismo, arte, ecc…